Asta 115 / Lotto n° 666

Scuola lombarda del terzo quarto del sec. XVII

Natura morta con mele, funghi, carciofi, cedri, lumache e pesci

Natura morta con mele, funghi, carciofi, cedri, lumache e pesci, con cornice, . Provenienza: Roma, Collezione privata; Roma, Christie's, 16 maggio 1986, Lot.235 (come "Pseudo Fardella"); Bologna, Collezione Ferdinando Montaguti (come da scritta a tergo); Bibliografia: G.Cirillo e G.Godi, Le nature morte del "Pittore di Carlo Torre" (Pseudo Fardella)" nella Lombardia del secondo Seicento, Popos Editrice, 1996, p.101, Tav.95. Angelo Maria Rossi è stato per molto tempo noto sotto il nome di Pseudo-Fardella (L.Salerno, La natura morta italiana, Roma 1984, pp.280-281) e nel 1996 per la prima volta fu identificato come “pittore di Carlo Torre“ (G.Cirillo e G.Godi, Le Nature Morte del “Pittore di Carlo Torre“ Pseudo Fardella, Parma 1996). Questo nome si basa su una dedica scoperta su uno dei suoi dipinti. Su un altro quadro attribuito al “pittore di Carlo Torre“ Giuseppe Cirillo trovò infine il monogramma A.M.R. che poté collegare al pittore Angelo Maria Rossi, il quale compare in numerosi inventari delle collezioni milanesi elevandolo a un pittore di primo piano nella Lombardia della seconda metà del seicento, documentato in Lombardia tra il 1662-1675. Per quanto riguarda il dipinto qui trattato, in coppia con la Cacciagione di penna, si evidenzia che è l’unica opera sia datata che firmata (oltre a quella col monogramma AMR) e pertanto di fondamentale importanza per la ricostruzione della biografia dell’artista. Al tempo della pubblicazione delle opere qui trattate, gli studiosi Cirillo e Godi, sebbene avessero scoperto attraverso la fotografia delle opere passate in asta Christie’s nel 1986 la data presente su una delle due, ancora non erano a conoscenza delle firme poste a tergo. La data 1675 è stata utile per fissare l’ultimo termine cronologico entro cui collocare l’attività dell’artista, documentata solamente da altre due date, 1661 e 1671, poste sui suoi dipinti. Ad oggi quindi il pittore Angelo Maria Rossi risulta ancora poco noto dal punto di vista biografico ma non dal punto di vista pittorico in quanto il suo corpus pittorico è venuto ad arricchirsi di numerose opere, più di cento, oramai facilmente identificabili col suo linguaggio. È evidente ora che l'alta qualità della sua arte ha influenzato notevolmente la produzione naturamortistica coeva e successiva, in virtù delle raffinate ambientazioni crepuscolari, la luminosità che si accende accentuando le cromie dalle profonde tonalità che paiono gareggiare con i noti esempi caravaggeschi.

Firma Firma riportata a tergo "fece mano di Angelo Maria Rossi"; datato in basso a destra "1675 C[...]d"
Tecnica: Olio su tela
Dimensioni: cm 60x75

Base d'asta
€ 6.000 

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